La storia di Cascina Grampa

“Grampà”, che in dialetto significa manciata, richiama il tipico gesto della semina a mano delle risaie.

Nei terreni di Cascina Grampa il riso si produce da oltre cinque secoli. RisoTesta continua la tradizione, preservando e tramandando quel tipico ciclo di lavoro delle risaie che da generazioni, stagione per stagione, plasma uomini, paesaggio e storia del territorio.

La presenza di un insediamento denominato “la Grampa” è già attestato in documenti d’archivio del 1572, quando la cascina fu acquistata dal nobile casato novarese dei Conti Tornielli.

Il particolare fascino della Cascina Grampa sta nell’evocare un mondo del passato. Con la corte a pianta quadrata chiusa, l’antica stalla e il sovrastante fienile, la casa dei salariati, i locali dormitorio e refettorio delle mondine e la casa padronale in cui gli attuali proprietari vivono. Un impianto architettonico originale della prima metà del 1800, tipico della pianura risicola piemontese e novarese.

La meraviglia dell’antica pileria

Uno storico mulino ad acqua, singolare esemplare al coperto perfettamente funzionante, è alimentato dal ramo principale della roggia Crosa, il canale d’irrigazione che già nel ‘600 scorreva attorno alla cascina. L’imponente ruota idraulica muove ancora oggi la vecchia pileria, l’impianto per la pilatura del riso.

Compongono il tipico macchinario la storica “pista da riso”, in pietra e legno, la sbiancatrice ad elica, il puddy per separare il riso diventato integrale (lolla asportata) da quello rimasto ancora da sbramare, la macina in pietra originale detta “molazza”, vari crivelli separatori e calibratori. La pista è stata recentemente riscoperta, recuperata e rimessa in funzione dopo un complesso lavoro di restauro e parziale ricostruzione delle parti meccaniche. E’ un esemplare ancora funzionante quasi unico in Italia e nel mondo. Azionata con la forza motrice idraulica del mulino, regolata mediante un sistema di antiche paratie a rastrelliera di legno e a vite senza fine in ghisa.